Manolo de Nigris
1. Ciao Manolo. Come hai conosciuto questo mondo? Ho conosciuto questo mondo per caso. Avevo 19 anni e giocavo a calcio in una squadra dilettantistica locale, e cercavo un lavoro part time che mi impegnasse la mattina. Ho proseguito per circa un anno ad alternare lavoro e sport, se devo essere sincero senza grossi risultati in entrambi i fronti. Parlando con il mio superiore gli chiesi un consiglio su che cosa sarebbe stato meglio fare per il mio futuro. Lui mi disse: ”Manolo, il cacciatore che punta due lepri, non ne prende neanche una”. Così decisi di giocarmi la carta del calcio considerando la giovane età, e mi allontanai per circa due anni dal mondo della vendita diretta. Arrivato a 22 anni ero ad un bivio, una scelta molto difficile perché amavo e amo giocare al calcio ma sapevo che avrei avuto come tutti una carriera “corta” e poi mi sarei dovuto reinventare. Ci pensai tantissimo…così rifiutai un contratto da 40.000 euro l’anno in una squadra che militava nella Serie B Svizzera per intraprendere il percorso di carriera imprenditoriale. Avevo fatto la mia scelta. 2. Che cosa ti ha spinto a fare questo passo? Quello che mi ha spinto veramente a scegliere la carriera da imprenditore è stato il fattore fortuna. Mi spiego meglio. Il calcio è legato a troppi fattori che non sono sempre sotto il nostro stretto controllo (procuratori, infortuni, allenatori che ti prendono in simpatia/antipatia, compagni di squadra più o meno bravi, ecc). Io volevo qualcosa d’importante per la mia vita, e volevo che il mio successo o fallimento fosse dipeso al 99% esclusivamente da me. In quel momento della mia vita non avrei mai lasciato il mio futuro in mano alla fortuna o al destino. 3. Quando sei diventato impenditore? Sono ufficialmente diventato imprenditore nel 2013, mettendo a disposizione la mia esperienza e la mia voglia di crescere a persone che come me. Mi sono sempre messo nei panni dei miei collaboratori, quelli all’inizio, ho sempre aiutato tutti a diventare grandi. Io provengo da una famiglia che mi ha insegnato sani valori come l’umiltà. Io ho sempre desiderato qualcosa di più da me stesso e dalla mia vita. Ma non ho mai usato le persone o i prodotti per far crescere il mio business, ma esattamente il contrario. Ho usato sempre il business e i prodotti per far crescere le persone. 4. Qual è stato il tuo punto di svolta? Quando ho deciso di mettere al centro di tutto, della mia vita, della mia azienda, LE PERSONE. Questo è stato il mio punto di svolta! La nostra azienda mette ora LE PERSONE AL CENTRO DI TUTTO. Ognuno di noi ha dei sogni, e spesso la vita che ci circonda li ha fatti assopire dentro di noi. Noi abbiamo una missione: AIUTARE le persone a risvegliare il loro sogno principale e mettergli gli strumenti in mano per poterlo realizzare. 5. Ma i risultati effettivi? Tutto il nostro lavoro ci ha portato a promuovere 4 concessionari TOP, 2 supervisori, 2 membri del CDA, otre 60 concessionari e un volano di oltre 200 manager nati da zero grazie al nostro lavoro e il nostro impegno quotidiano. 6. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Abbiamo degli obiettivi ben definiti che vogliamo a qualunque costo! Sicuramente il più importante è arrivare a promuovere 10 concessionari TOP nei prossimi 4 anni. un altro obiettivo è quello di creare 20 posizioni di rendita vitalizia faraonica da qui ai prossimi 10 anni. 7. Consigli per futuri imprenditori? Consiglio a chiunque si affacci al mondo dell’imprenditoria di mettere sul piatto della bilancia anche i rischi da correre, oltre che naturalmente i benefici che si possono ottenere. Se i benefici sono superiori i rischi e si è disposti a lavorare duro. CORRI E NON FERMARTI PIÙ!
Fabrizio Loreti
1)Come hai conosciuto Vitha Group? Ho Conosciuto il mondo della vendita diretta nel 2005 rispondendo ad un annuncio di lavoro letto su un giornale. 2)Quando hai capito di essere diventato un imprenditore? L’ho capito strada facendo. In realtà ho cercato di emulare il mio papà lavorativo chiedendomi spesso nei momenti di difficoltà cosa avrebbe fatto lui al mio posto. Ho cercato fin dall'inizio di essere una sua piccola versione, provando ad ispirarmi a lui giorno per giorno. Nella mia vita ho sempre desiderato essere un imprenditore. Per fare questo mi sono posto degli obiettivi e ho dato sempre il massimo per raggiungerli. Sacrifici, passione, lavoro e spirito di squadra sono stati gli ingredienti che mi hanno permesso di diventare imprenditore e comunque una persona migliore. 3) Sei molto attento alla comunicazione della tua azienda on line? Come pensi questo possa impattare ancora meglio il tuo business? Assolutamente si. Abbiamo lavorato anche sulla comunicazione on line, credendo fin dal 2018 che fosse importante. Avere una comunicazione ottima crea fiducia in chi lavora ma anche in chi acquista nostri prodotti. Mantenere una buona reputazione “on line” trasferisce “off line” sentimenti positivi anche sui futuri possibili clienti e collaboratori. 4) Progetti per il futuro prossimo? Dove ti vedi tra 10 anni? Noi vogliamo scrivere pagine bellissime di storia sia per Vitha Group che per la nostra azienda. Noi desideriamo far diventare la nostra Concessionaria un punto di riferimento per tutti quelli che si approcciano a questo mondo. Vogliamo dimostrare a tutti che con il duro lavoro si può creare tutto quello che si vuole. Ogni cosa è possibile, ma bisogna crederci sul serio. Inoltre, mi piacerebbe aiutare gli altri a migliorare la propria vita lavorando sull’etica del lavoro e sul rispetto delle persone. Mi piacerebbe un giorno diventare un persona importante per “Mamma” Vitha Group. 5)Vuoi ringraziare qualcuno? I miei ringraziamenti vanno a chi mi ha dato la possibilità di fare questo lavoro, Marco Reato e Sandra Salvatore, i miei “genitori lavorativi”. È fondamentale avere anche un equilibrio tra famiglia e business. Spesso dicono che dietro una persona di successo ci sia sempre un grande partner, per me questo è verissimo! La serenità familiare crea le basi per la concentrazione. Per questo ringrazio chi mi ha supportato e mi supporta tutti i giorni, la mia compagna e la mia famiglia. Grazie dal più profondo del mio cuore.